Trento, 1 marzo 2004
ESERCIZIO DEL COMMERCIO AMBULANTe:
Razionalizzare le modalitÀ di presentazione delle domande di autorizzazione
Interrogazione a risposta scritta presentata da Roberto Bombarda
consigliere provinciale dei Verdi e Democratici per L’Ulivo

Mi sono state segnalate, da parte di diversi esercenti il commercio ambulante, le difficoltà burocratiche per l’acquisizione delle licenze rilasciata dai Sindaci. Le lamentele riguardano in particolare i tempi di presentazione della domanda di autorizzazione. Pare sussista una notevole difformità, fra Comune e Comune, per quanto riguarda i periodi entro i quali occorre presentare le domande. Talvolta gli stessi Comuni modificano il periodo di presentazione delle domande senza darne preavviso nemmeno ai detentori di autorizzazione. Si giunge addirittura a restituire al mittente le domande presentate in anticipo rispetto ai termini previsti dai singoli regolamenti comunali, imponendo così al richiedente l’obbligo di sottoporre una nuova domanda con ovvi costi aggiuntivi per lo stesso e per l’organizzazione del Comune interessato.

Anche tenuto conto dell’elevato numero di Comuni, i commercianti ambulanti vengono dunque a trovarsi spesso in difficoltà nell’acquisire i calendari delle fiere e quelli delle scadenze di presentazione delle domande e nel far coincidere la presentazione delle domande con il periodo di apertura dei termini per tale adempimento obbligatorio.

A parere di chi scrive, nel rispetto delle normative in vigore e dell’autonomia dei singoli Comuni di disciplinare la materia, sarebbe opportuno uniformare almeno in un paio di periodi all’anno - uguali per tutti i Comuni - i termini di presentazione delle domande.

In relazione al potere della Giunta provinciale di disciplinare la materia con norma regolamentare,

si interroga il Presidente della Giunta per sapere:

- se non ritenga opportuno uniformare su tutto il territorio provinciale il periodo di presentazione delle domande di autorizzazione all’esercizio del commercio ambulante, prevedendo almeno due periodi nel corso dell’anno.

Cons. dott. Roberto Bombarda

ROBERTO
BOMBARDA

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